lunedì 31 dicembre 2018

CARO ANNO TI SCRIVO......

Caro 2018 diciamola tutta, non sei andato proprio proprio come volevo. O come avevo programmato. Sembrava tutto dovesse decollare , dopo la fine del tuo amico, 2017..E invece mi hai riservato altro...
Febbraio, Marzo..Aprile..Maggio, ferma dentro me stessa. Di nuovo un' immersione nei cunicoli profondi della mia Anima...per scavare e portare luce nel buio.
E mi rivedo su quella panchina, quasi fosse una metafora del passaggio di vita che stavo attraversando.
Uno squarcio di luce in estate, quando immersa nell'acqua tiepida di un soleggiato Agosto , mi sentivo nel mio habitat naturale.
Immersa come non mai..ho provato finalmente pace. E quella voce che mi diceva fidati..mentre qualcosa si agitava e mi preoccupava.
Fiducia è la parola chiave di te, caro 2018. L'ho dovuta sperimentare, mentre era nella mia bocca, gridata ai quattro venti era lontana dal mio cuore. Così...anno che stai per finire...me l'hai buttato lì , l'esame. ...
Posso dire che sei stato l'anno dei compiti a casa e poi degli esami finali. Ecco, si...
E poi Settembre, un incubo del "speriamo bene"  che si ripete.. l'ansia in quella sala d'aspetto...E ancora quell'odore di disinfettante.
E poi..poi il passato che sfonda la porta e torna da me...le situazioni, le questioni che tanto avevo odiato..eccole lì, una per una... Senza poter pensare un attimo mi hanno inondata...
Solo per capire , poi...per beffa o trasformazione...Che eran fuffa.
E il perdono...quello vero, come se nulla fosse accaduto , ha preso vita in me. Donadoni leggerezza.
Ne avevo,bisogno,  davvero. Mi sento le spalle leggere...E guardo avanti sicura.
Quindi, caro 2018..., credo di aver superato pienamente gli esami..con lode, direi...
Ti ringrazio, nonostante la durezza dei mesi...ho saputo attaccarmi a me, alla forza che ho, e come liane in una foresta, ..ho trovato,sempre un sostegno esterno.
Grazie...nonostante tutto.
Al nuovo anno dico benvenuto.. ho imparato che le previsioni sono dalla vita buttate all'aria, per cui ti dico sorprendimi!  Sarai un anno giullare quindi si alla gioia, si alle lezioni ,si alla Vita...come recita una pubblicità.
Si alla Vita.  Grazie.





La foto è presa dal web

venerdì 14 dicembre 2018

GUERRA E (FINALMENTE) PACE...

La foto è presa dal web
Caro Dicembre...hai surfato sugli altri mesi come se fossero onde oceaniche...come se volessi accelerare il tuo arrivo....  E per me si...lo hai fatto...era ieri agosto con le  sue problematiche e l'afa e ora..guardo in casa il mio albero di Natale acceso e fuori la pioggia e il freddo! Sono piacevolmente sbigottita.
Per me sei anche, come sempre , il mese delle linee tirate dritte e dei punto e a capo.
Leggera. Mi sento alleggerita dei pesi che mi portavo sulle spalle da una vita..o forse più.
Un fardello personale che mi impediva di avanzare nel mare della vita..come occhiali con lenti sbagliate..Mi impedivano di vedere il bello completamente.
Leggera. Mi sento così... i rancori svaniti(quasi) del tutto...relazioni finite e relazioni (quasi) riconquistate. E oggi la pioggia..come a simboleggiare una sorta di lavaggio a ciò che  era rimasto e non serve più. 
Tiro una grossa linea su ciò che era rimasto negli anni incompleto: un chiarimento di emozioni e sentimenti con una persona importante.
Un cerchio chiuso su una grande sofferenza..per comprendere e perdonare me stessa principalmente.
Un tuffo nel passato per riviverlo e prendere nuove strade,.in cui sentirsi finalmente ciò che sono.
E all'anno che sta per finire..che dire: sei stato duro..davvero..ma ti ringrazio. Benedico ogni passaggio in cui mi sono sentita persa, sola, sfinita, ..in cui ogni passo , uno avanti e tre indietro..era uno sforzo immane. Rivedo la primavera e poi l'inizio dell'estate ..una guerra con i demoni nel profondo di me.. E la tregua e la pace fatta quando il caldo era impossibile..e le cicale cantavano .
Poi il buio  e la paura .. e il sacrificio fatto con le preghiere e le lacrime.
Immersa in questo passaggio ho sperimentato l'aiuto dal Cielo e la frase fatta che non si è mai soli è diventata realtà.  E mentre mi sembrava di lottare, dentro si formava la mia pace:  emergeva da luoghi che mai avrei saputo...come un'edera si attaccava ad ogni mia cellula...questa è finalmente la mia pace.
Quindi, caro anno che stai per terminare, grazie.
E grazie al nuovo anno,.arrivi e mi trovi qui..con una nuova corona e la luna . Depongo la spada, non è più tempo di combattere.. è tempo di spargere semi ..è tempo di vederli sbocciare e poi fiorire.. è tempo di  stare bene.
Maktub.

martedì 4 dicembre 2018

L'AMICO È..( e la filosofia dello sticazzi)

Tema: Le relazioni nell'era di internet, nell'era delle rivoluzioni,  nell'era della nuova spiritualità,  nell'era dei social . Tema le relazioni, perché noi siamo sempre(?)(!) Esseri umani.(cazz@!)
Da un pò mi frullano riflessioni sul tema di cui sopra. Due le conclusioni  a cui sono pervenuta: A) il termine amicizia oggi è tanto inflazionato quanto travisato.
B) ognuno di noi ha tutta una sua personale strada per definire un amico/a.
E la conclusione B, per carità è rispettabilissima. Ma se uno pensa che ,ad esempio, amicizia sia piangere insieme, raccontarsi e rivelare fragilità  e l'altro no, pensa invece che prendere un caffè ogni tanto, e mandare messaggi sporadici...ecco quella si, è la sua idea di amicizia...cosa fare in questi casi?  樂
Personalmente non ho la risposta, ...anzi penso che la persona del tipo descritto per primo la prenderà comunque in quel posto se continua ad avere amicizie del secondo tipo. Ecco..l'ho detto. 藍
Per anni ho cercato di adeguarmi ai nuovi tempi.. ho cercato di adeguarmi a chi, in quel periodo era in una relazione di "amicizia " con me...ho cercato di giustificare,  piuttosto mettendo in discussione me stessa, che l'altro/a. Sono io la pietra dello scandalo? Mi chiedevo..
Ho un giudice interiore molto severo, che non ammette scivoloni, mi vuole perfetta e accondiscendente..con gli altri...con me lasciamo perdere.
Alla soglia di un traguardo importante , al giro di boa nella vita di un essere umano, la filosofia dello" sticazzi" ha preso ineluttabilmente il sopravvento.
Ho scoperto che non è solo una filosofia..lo sticazzi si impossessa di te..come nei peggiori film horror.. sarà un'entità o un virus al pari di Ebola? 樂
A nulla valgono le arringhe degli avvocati, lo sticazzi se ne frega anche della Corte Suprema!!!
Con mia grande meraviglia, questa possessione mi sta donando molta serenità.
Certa , sicura e Fiera del mio valore come persona e anima.. continuo a filosofeggiare ..convinta che a questo punto la scrematura si farà da sola, senza il mio intervento. (Sta già avvenendo)
Un giorno chiesi alla Vita "dimmi cosa devo fare" e davanti a me una foglia, una delle ultime, si staccò dal mio albero leggera e serena. Compresi la lezione.
Lascia andare ciò che vuole andare, tu rimani con ciò che rimane.
Maktub

lunedì 26 novembre 2018

VIVA LA LIBERTÀ....

La foto è presa dal web
Le ho accese le tre candele, sfiduciata solo in parte..le ho guardate bene...ho visto le loro fiamme uguali illuminare la stanza.. dovevo pensare al sogno..ma ho pensato a me.
Ho bruciato quel che c'era da bruciare..lo ha fatto a stento..ho avuto un attimo di timore..poi ho pensato a me..a tutto quel che ho superato, al coraggio misto a paura, al piacere ritrovato di piacermi..ho chiuso gli occhi e riaprendoli ho visto le mie scarpe strane. Quelle che un pò mi han preso in giro, quelle che qualcuno guardava troppo.  In quelle scarpe ho visto la libertà. 
Ho pensato che per troppo tempo l'ho cercata fuori, questa libertà.  L'ho invocata, supplicata talvolta anche imprecata....era lì,..nelle mie scarpe strane nella mia risata profonda, nei miei silenzi,  nei miei vaffanculo urlati e quelli mai detti...nel  mio parlare agli alberi e fotografare la luna...nel mio parlare alla luna e fotografare gli alberi. La libertà era nel mio guardarti e desiderarti..e subito dopo far finta di niente..
La libertà era nello scrivere pensieri profondi e usare poi parolacce per parlare...
Era tutta lì la libertà: la libertà di essere me stessa.❤
Buona camicia!!!

sabato 17 novembre 2018

RIFLESSIONI D'AUTUNNO: la vita é in me

Oggi il ritmo è lento, come fosse un accudirmi dal profondo di me stessa....
Mi ritrovo a sorridermi...più volte...è strano, ma piacevole. Sento addosso i colori dell'autunno.. i suoi profumi, persino quest'aria frizzantina e fredda mi appartiene..
Lascio che tutto mi attraversi..con una calma che mi stravolge..
Tutto sembra appartenermi oggi... emozioni, risate, mani, sguardi..cose non ( ancora) dette, cose non ( ancora) fatte...è tutto in me, e con questo ritmo lento..le sento vivide e trasparenti..una ad una.
É tutto in me..che aspetta come un seme il momento giusto per aprirsi...è la Vita ed è la prima volta che la Sento in me..così fortemente ..dentro.
É tutto in me..una verità sentita è il primo passo per vederla davvero.
Buona camicia!
La foto è presa dal web

giovedì 18 ottobre 2018

RIFLESSIONI D'AUTUNNO

Voglio essere come te : piegarmi al vento della Vita dolcemente,  come un inchino.
Voglio essere come te, che sembri sapere da tempi remoti, che il piegarsi non è sottomissione senza ragione. Tu sai che è accompagnare il ritmo delle cose. Senza resistenza.
Tu sai che la Vita  sa cullare con amore. Tu sai tante cose..
E se un vento più forte soffia gelido e sembra cattivo..tu lo accompagni lo stesso..ti pieghi, raramente ti spezzi.
Voglio essere come te, che non piangi se le foglie cadono..sai che al nuovo sole di primavera spunteranno nuove chiome..
Voglio essere come te che accogli senza chiedere nulla: sei riparo e nascondiglio.
Voglio essere come te: piegarmi al vento della Vita come un inchino..accompagnare e accogliere il mutare del tempo, senza resistenza.
Voglio essere come te...che al vento rispondi con un suono melodioso..alla pioggia offri la tua parte migliore e quella nascosta..
Voglio essere come te..contemplata come una meraviglia.❤

mercoledì 17 ottobre 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ Abbandona ogni controllo e fidati. Esiste Chi vuole solo il tuo bene migliore. ❤

La foto è presa dal web
Sei delusa?
Si, moltissimo. Sto piangendo, non vedi?
Si. E vedo anche che sai che è solo una reazione esterna. Piangi per tutto. Questa è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso...
Si, lo so. Lo sento che è una re azione superficiale. So anche che ad un tratto mi son detta: guardati dentro...Non dare responsabilità all'esterno..ma sai cosa? Sono stufa di guardarmi dentro.
Dare la colpa all'esterno è la via più facile. Quella che hai sempre scelto evitando ciò che ora ti stufa. Guardare dentro te.
Lo so.
Lo so che lo sai. E allora?
Lasciami piangere. Le lacrime vogliono uscire..le faccio uscire. Sono anche questo...
Si. Starai meglio.
Lo so. Non capisco.
Cosa?
Lo sai...
Ti do la possibilità di chiarirti.
Non capisco perché ad un attimo dell'apertura della porta che mi prospetti...la porta mi si chiude in faccia.
Lo capirai. Intanto che idea ti sei fatta?
Non è la mia porta? Non ho controllo? In fondo non è quello che volevo? L'ultima cosa mi suona vera. Cioè...la cosa mi piaceva..ma forse tutto quel tempo da dedicarvi mi spaventava.
O c'è dell'altro...ma ora sono stanca. Le lacrime mi hanno spossata.
Mi senti?
In mezzo al cuore...flebilmente.
Se mai un giorno dovessi dubitare ancora dell'amore della Vita per me
Cos'è?  Una specie di magia? Queste parole le ho scritte io...e sono apparse nella tastiera.
Si..ricordi perché?
Si. Come se fosse ora.
Ecco. Mi senti meglio, ora?
Si. Lo sospettavo.  Fiducia completa. Questa è la via.
Esatto.
Fiducia che qualunque cosa accada, sia comunque la cosa migliore..o per lo meno, la cosa più adatta a crescere. Dove mi porti?
Dove starai meglio. Fidati. ❤

sabato 6 ottobre 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ. Diventa ciò che sei..ora..

La foto è presa dal web e io adoro Valentina di Crepax
Ti è mai successo di non riconoscerti più nei tuoi panni? Cioè,  negli abiti ..
No, io ho solo me. Non vesto altro. Ma spiegati meglio.
Eh! Come se fosse facile..
Parli di abiti letterali?
Si.
Non ti piacciono più?
No, cioè si..cioè si, li ho scelti io, quindi si. Boh. Non so, dentro è scattato qualcosa..come se li rifiutassi..perché non sono più me.
Perché non ti rappresentano più?
Si. È come se sentissi che non sono più quello che descrivono. O forse li identifico con la me di allora...e.. Non lo so.
Lo sai.
Dici sempre così. 
Perché io So che è Così.  Semplicemente.
Ok, io non sono più quello che descrivono gli abiti.
E che sei? O CHI sei?
In via di definizione...un abbozzo..
Prova a descrivere ciò che vedi da definire.
La prima parola è sicurezza.
Quindi gli abiti di prima non ti danno sicurezza?
No. Non esprimono la sicurezza che sento di avere, ora.
Ok. Bene. Molto bene. Sono felice.
Per me..O per te? (Rido)
Per te.. per me..lo sai...sono anche oltre la sicurezza.  Io Sono la sicurezza.
Lo so. Ti sento in pancia ogni volta che vedo caos intorno a me. Ogni volta che cado. Ogni volta che piango, che urlo.. Ogni volta che vedo nero,..tu mi ridai il centro .
Io Sono il centro.
Nel respirare  mi ricollego..  mi infondi la tua calma. Grazie di essere. E di esserci.
É la tua calma. Ti riconduco a ciò che sei...sto togliendo tutto ciò che pensavi di essere. Un lavoraccio eh..
Eh! Dillo a me. Ogni volta son tsunami! (Rido)
Necessari. Me lo hai chiesto tu..ricordi?
Si. Buon lavoro a noi, allora.
Per gli abiti, non preoccuparti. Troverai subito quel che fa per te, ora.
Grazie.❤

sabato 29 settembre 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ Fidati della vita, sa mettere sempre le cose a posto.

Ho bisogno di te. Mi sento persa. Non ho più appigli, mi pare. E non ho più scusanti.
Finalmente!!!!!  Che sollievo. Lo hai capito nel profondo o ci ricadrai?
Non lo so... che vuoi una promessa?
Beh..ne va della tua vita, la tua felicità e quella libertà di cui parli a piena voce da anni....ce l'avevi tu in mano...nessuno ti teneva prigioniera se non tu stessa.
Ti sento più dura del solito.
Può essere..Ma solo con le teste dure.
Quindi...è
Solo per paura. Che fai..hai anche paura di dirla, la parola?  Si chiama paura.   ...ti sei impegnata con gli altri per non impegnarti con te.
Fa male...
Lo so.
Ho sprecato tempo...
Non sprecarlo più ...
Da dove inizio? Non lo so.
Smettila di frignare. Lo sai benissimo. Lo stavi già pianificando prima, mentre immaginavi.
Tu lo sai già, perché ci sono io a ricordatelo. Perché lo gridi ai quattro venti, che dentro sappiamo tutto...e poi mi ignori? 
Ti ignoro?
Si, mi chiami...ti dico e poi...Nulla.
Non ci sono sbarre..
Si, che novità eh? Pensando le hai create. Ti faceva comodo.  Evitava  la responsabilità.
Anche adesso. Puoi fare tutto ciò
che vuoi..Ma continuare a dire "non lo so, non so da dove iniziare, non ho i mezzi....ti senti? È tutto un "non", mentre sai benissimo che i mezzi compaiono mentre decidi di fare....Non è forse successo così..da mesi? È tu sei lì, ti meravigli, ringrazi.. e non ti affidi ancora completamente? 
Ripetilo come mantra: posso fare tutto ciò che voglio. Ti stai mettendo limiti che non hai.
Inizia ad immaginare il meglio per te e il meglio arriva. Fidati . Ma stavolta completamente.
Mi fido. Completamente,  forse è questo il salto che volevi, nel vuoto?
Si. Se ti fidi la strada compare davanti a te.
Mi sento come una pista dopo la partenza....
Sentiti la moto che varca la vittoria.
E ricordati...
Si, posso fare tutto ciò che voglio. Buonanotte.
Buonanotte.
Avevi ragione...
Di cosa  in particolare?
Sapevo tutto .. anche negli ultimi accadimenti...mi dicevi che era una bugia l'emergenza a cui davo spazio.  Era una scusante per rimandare.
Sono qui per te. Non grido... mi devi fare spazio .
Buonanotte

sabato 15 settembre 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ Lascia che sia..lascia tutto e seguiti.

La foto è presa dal web
Parlami. Non ti sento. Cosa succede?
Fa silenzio. Non posso parlarti così.
Non ci riesco.
Svuota la mente.
Come? Non lo so. Se l'avessi saputo.. credi che starei qui a chiedertelo?
Fa silenzio. Vuoi troppe risposte. Subito. Attraversa quel che c'è da attraversare. Sai che è così.  Resta nel tuo essere. Non pensare al fuori. Guarda dentro. Riesci a vedere calma, dentro te? Anzi..la senti la calma dentro te?
Si. Ho respirato tre volte...e ora la sento...è una piccola parte , ma è luminosa. Se chiudo gli  occhi e respiro profondamente...la sento ..è viva..potente...sto sorridendo...è fortissima questa calma..
Ecco. Resta lì. Tutto il resto buttalo via. Non ti serve. È solo la spazzatura che è venuta a galla.
Grazie. Ora so che ci sei. Non ti sentivo più..mi stavo preoccupando.
Io sono nella calma. Non posso esserci se dai retta al caos della mente . Io bisbiglio..con voce ferma. Non posso essere la voce grossa che ti fa dire basta. Ora si, ora no.
Io so. Non posso esserci nei dubbi che ti fanno guardare in alto scoraggiata.
Io sono qui. È ora che tu mi faccia spazio.
Grazie. Te lo dico sorridendo. ❤
Io sono qui. Sempre. Per te. Attraverso te e.

giovedì 13 settembre 2018

SE NON STAI FACENDO DELLE ONDE, NON STAI NAVIGANDO.(Chester Nimitz)

Navigo a "svista".. ossia non vedo "terra" da un pò..tra mari calmi e tempeste più o meno forti.
Ieri pensavo ai grandi condottieri ( del mare in particolare) del passato...la loro vita, i loro sogni, le loro convinzioni oltre ciò che è ovvio..una metafora giusta per la me di adesso. Hanno navigato a "svista" anche loro (?)..ma la convinzione dell'oltre era più forte di ogni frustrazione..di ogni giudizio del conosciuto. Cosa , in fondo a queste cose, non li faceva vacillare?  Cosa lì ha spinti a continuare, quando il mare continuava a dar loro solo visione di acqua,  nient'altro che ..acqua?
E mi sento un pò così,  ora..con la stessa sensazione di vedere solo...acqua.
E la terra è solo una vaga immaginazione.. qualcosa che "so" che esiste, ma senza forma..
Navigo a "svista"da un pò  e mi sono accorta di quanto negli ultimi mesi mi sia lasciata prendere dall'ansia: non vedo nulla, ergo non esiste nulla.
Ma la vita è una infallibile maestra.. e quando "deve istruirti" ti dà assaggi gioiosi  di ciò che sta per essere. Come a dire: ancora impari? Ancora a chiederti come , quando,.come quando..
Navigo a svista, tra mari piatti e tempeste improvvise, ...che servono sì,  servono a smuovere quel che era sotto il fondale.. spiazzante a volte, ma necessario.
Non vedo terra..ancora, ma so che C'è..riesco a immaginarla per la me di adesso..perfetta per la me che sono ora. E quando la tempesta sarà passata e sarà solo un ricordo (forse) da non tenere.. io sarò lì, ferma , spoglia di ogni  convinzione altrui, spoglia dei condizionamenti, ragionamenti che non  mi appartengono più. E bene dirò la tempesta..perché è stata una preziosa alleata.
Buona camicia.

domenica 26 agosto 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ (LA RESA)

Tu ci credi ai miracoli? Una voce , avevo sentito una voce farmi una domanda. Sono rimasta perplessa per qualche nanosecondo tramutato in eternità,  ferma, con il bicchiere in mano.
Tu ci credi ai miracoli? Stavo istintivamente rispondendo "Sì che ci credo" ma la voce mi precedette, .... " no che non ci credi" mi disse con tutta la fermezza possibile.
Ho pensato che avesse ragione. Che ho passato questi ultimi mesi da mendicante. Che la mia   fiducia era solo superficiale. E quel detto che tra il dire e il fare c'è un abisso avrei potuto benissimo personificarlo io.
È che mi spiazza sempre, quella voce.  Dice la verità. E mi inchioda al muro simbolico delle mie  bugie.
Un periodo pesante. Che sembra non finire mai, ma che nel profondo di me so essere necessario, con tutta la pesantezza e la difficoltà che porta. E la meraviglia, insieme. E la connessione con tutto ciò che mi circonda, insieme.
Un periodo che sembra a volte uno di quei racconti che da piccola mi spaventavano, quei racconti ai "confini della realtà ".. di quelli che vorresti urlare basta! ( e l'ho fatto)  e il mondo si ferma, permettendoti di respirare.
E invece no, che non si ferma niente...nemmeno io, che per l'occhio esterno ferma ci sto da un pò.  È dentro...È dentro che sta avvenendo tutto...
Vecchi schemi polverosi tornano a bussare e chi apre con consapevolezze nuove è qualcuno che mi somiglia, ma non sono io..o almeno non penso..o forse è solo ciò che sono. Non ne sono sicura. Mi muovo con fiducia mentre penso che non ne ho,  so già tante cose mentre mi chiedo cosa succederà.  Non ho fatto nulla, tranne esistere. Esistere, essere.. Mi chiedo con ingenuità fanciullesca se l'essere è mai stato..il mio stato...ho sempre pensato che il fare, l'avere , fossero importanti..Mi hanno insegnato così... ed ora che l'essere lo sto scoprendo, mi chiedo se è possibile tornare indietro.
Tu ci credi ai miracoli? Mi è stato chiesto un mese fa, mentre pensavo di crederci..ma ciò che credevo  era solo superficiale.
Mille veli sono stati tolti, da allora.. mille maschere, mille parodie di una vita senza trama.
Tu ci credi ai miracoli? Mi era è stato chiesto per far sì che mi abbandonassi completamente alle  acque della Vita.
Ma io non so nuotare!  Ed è mentre lo dico che mi vedo rimanere a galla.
Sì,  ora credo ai miracoli. Più di ieri.
Buona camicia

giovedì 2 agosto 2018

LA PRIMAVERA A NOVEMBRE (donne in ri nascita)❤

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E tu dimmelo come le chiami quelle come me. Immature? Permalose?
Per anni ho pensato di dover cambiare in virtù della critica di turno. "Troppo bambina, mi dicevano.  Ridi sempre, mi dicevano. Sei adulta, sii seria." Ho smussato angoli della mia personalità, per compiacere chi sparava bombe con la bocca, per scusare le esplosioni dovevo smettere di prendermela" per così poco".
E tu dimmelo, sì,  dimmi come definisci quelle come me. Abbondanti? Formose?
Per anni ho creduto di non andare bene, con il mio corpo sempre troppo tanto: troppo seno, per le amiche che non ne avevano. "Copri quella scollatura, copri quelle gambe, nessuno ti guarda, con quelle gambe. "  E allora ho coperto scollature, coperto gambe,  mangiato meno, fatto palestra.
E tu dimmelo , come le chiami quelle come me , che alla fine le cose te le dicono come sono. Ora. E se non parlo , fidati , le leggi chiaro chiaro sul mio viso, che quello non nasconde , non lo sa fare.  !!!!!! 
E dimmelo come le chiami, ancora, quelle come me.. che ci credono ancora, nonostante le porte in faccia, alla magia della Vita, al sorriso di un'amica ..alla carezza di un uomo.
Per anni ho pensato di dover cambiare in virtù della critica di turno, per amicizia , per amore..
Sempre troppo o troppo poco.
Oggi un  cerchio che si chiude, dopo un viaggio lungo lungo dentro me stessa.
Per concludere che IO mi vado bene così.  Con i margini di miglioramento che appartengono a tutti gli esseri umani.  Ma IO, mi  vado bene così.  Ora lo so.  Con le mie ombre, ma anche con le mie luci. E amo di me che ci credo ancora alla magia della Vita, nonostante tutto.
Amo il mio sorriso, che porto a spasso tra la gente... amo quella che sono, ora come ieri.
Buona camicia! 

sabato 28 luglio 2018

IO NASCERÒ, PER ME SOLA ANCORA NASCERÒ ❤❤❤

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Si guardò riflessa sui vetri del bus  con l'abito blu che si era permessa di indossare quella mattina:  troppo corto e troppo attillato, senza coprire le braccia che al suo sguardo attento e cattivo risultavano poco toniche. Si guardò  riflessa sui vetri del bus, con il cappello che aveva osato indossare, quello bianco di paglia, comprato in un negozio troppo da "giovani".
"Sono bella stamattina" pensò vedendosi riflessa in quei vetri un pò sporchi. Accennò un sorriso e poi... accadde uno squarcio.. simbolico sì, di quelli che netti demarcano due tempi: quello passato e quello che è.  Caddero le maschere, come quando termina lo spettacolo e si chiude il sipario.
Come quando si dà aria e luce finalmente ad una stanza tenuta chiusa per tanto, troppo tempo.
Fu netta, fulminea la rivelazione.  "Per troppo tempo" si ripeté.
Per troppo tempo non ho concesso a me stessa le cose.
Si diede così il permesso, quella mattina d'estate, di portare sè stessa nel mondo. Come era.
Perfettamente imperfetta com'era.

sabato 30 giugno 2018

TANTI AUGURI A ME! (Meravigliosa creatura)

Nel giorno del mio compleanno io decido che: brindo. Sì,  brindo forte alla vita, che è meravigliosa. E che è Adesso, come mi scrisse Monica un pò di compleanni fa. Ora ho compreso. Come mi ha ricordato un ammiratore poco fa al telefono: cogli l'attimo, è ora. Nè prima nè dopo.  Assaporala stà vita.  Brindo ai meravigliosi occhi che mi guarderanno e alle mani  calde che mi prenderanno.
Brindo alla mia amica di un tempo di strega che fu..mi disse di non essere triste per il tempo che passava, ma di  essere felice di viverlo, quel tempo.
Brindo a chi mi ha voluto e non mi ha avuto. A chi ci ha provato perseverando a chi invece si è lasciato sfuggire il piacere.
Brindo a chi ha incrociato il mio cammino, alle ex amiche stronze che hanno dimostrato con i fatti la loro natura ,  mentre con le parole parevano angeli.  Grazie di aver fatto spazio.
Brindo a chi può ristorarsi con un mio sorriso, ascoltare un mio consiglio e ridere con me magicamente.
Brindo alla mia famiglia che di me conosce anche le ombre e sa  amarmi così,  completamente. Come sto imparando io, finalmente.
Brindo a me, che sono una meraviglia, lo sono sempre stata, ma dovevo saperlo !!!!
Tanti auguri a me!❤

mercoledì 27 giugno 2018

DENTRO AI TUOI OCCHI... dentro la mia mente..


E poi succede che arrivano due occhi neri a riportarti in superficie. Due fottuti occhi neri che ti fissano. Lì, fermi.  Per te, che sei scesa giù giù,  nelle profonde caverne di te stessa e che adesso ci stavi quasi bene...con tutti i perché,i "come ho potuto" e i "maledizione ,avrei potuto" .. per te...quegli occhi ora sono il delirio. È che diciamolo...te li sei cercati...Lì hai sfidati tu, quegli occhi neri, per giocare. Per vedere fino a che punto sei ancora capace , se ne hai ancora voglia.

E ora, eccoli lì. Piantati nella seconda mente...quella che apparteneva a lui, senza pace.
Due occhi neri. Due fottuti occhi neri che ti promettono il paradiso.

giovedì 21 giugno 2018

IL NONNO CHE "VOLA"

Io me la ricordo mia zia che cacciava via mio nonno da casa.
Il nonno che vola, lo chiamava mio padre. Un modo ironico per trasmetterci il senso del suo stato di padre e nonno assente.  O forse, il suo modo per definire una cosa che gli faceva male. Mio nonno aveva abbandonato la famiglia. Mio padre e le sue sorelle, due. Le mie zie. E una moglie , mia nonna.  Li aveva abbandonati che eran piccini, per un'altra donna , a cui seguirono altri figli. Mio nonno aveva due famiglie. Inutile dire che della prima, si è completamente disinteressato per una vita. Fino all' 'episodio in cui mia zia , la prima figlia di primo letto( ho sempre odiato questa espressione.. E ora la uso! Che strano!) lo cacciò di casa malamente.  Ho una immagine precisa nella mente, forse perché mi ero affacciata alla porta, curiosa..(avevo all'incirca 6anni) , mia zia sull'uscio ,probabilmente imprecava sull'eterna assenza del padre..E mio nonno , con il capo chino, scendeva quelle 66 scale. 3 piani. 3 rampe di 22 scale enormi ognuna.
Di lì a poco mio nonno lasciò questa vita. Ricordo l'annuncio, breve, di questo estraneo ormai "in cielo" e la spartizione della piccola eredità.  Parlavano piano, i grandi, sottovoce la mattina presto, sottovoce dopo questa scomparsa. Ricordo la zia categorica, ferma sulla sua decisione di aver rifiutato il padre che la rifiutò. Quanto male deve aver fatto!  Nessuna lacrima  ricordo sui loro visi. Solo tanta amarezza. E la fermezza che le cose di famiglia restano in famiglia.
Parlava poco di questo nonno, mio padre. Le uniche cose che so, sono che aveva vissuto in Tunisia, parlava l'arabo e il francese e che per un periodo fece il croupier in Svezia. E una foto, in cui appariva magro e scuro. Punto.
Non so perché mi sia tornato in mente il nonno "che vola".Di fatto, non so nemmeno se mi avesse mai abbracciata, in vita sua. Era ed è una figura totalmente remota, in famiglia. So che le ferite che lui ha procurato, hanno fatto molto male al mio papà,  ma pur non avendo mai avuto una figura paterna di riferimento, lui per noi figli è stato il padre per antonomasia. 
Questo  a testimonianza che il ruolo di genitore viene dal cuore, nessun altro può insegnartelo.
Forse, nel profondo, tutto questo vuole solo essere un atto di amore per il mio papà,  che continua ad abitare il mio cuore tutti i giorni. ❤

martedì 5 giugno 2018

OGGI SONO IO

I giorni scorrono ed io mi osservo: da fuori, come se a osservare non fossi io , ma un'altra me. O un'altra, addirittura!  Un'estranea. Mi osservo respirare...E noto che il più delle volte la mia è un emissione lunga, che tradisce tanta ansia. ...Mi osservo nel mondo.. a volte  cammino come se volessi evitare le persone, altre mi immergo nei tanti che incrociano il cammino . A volte il silenzio assale questa me che osservo..altre noto la voglia sfrenata di parlare, ascoltare e parlare ancora. Mi osservo mangiare: a volte senza pensare, senza fame, altre osservando i colori ,Le forme, gli odori del cibo.
Osservo come sono le reazioni di questa me di sempre,  di fronte a ciò che per una vita mi irritava:  vedo come e quando mi arrabbio. Osservo le delusioni, le offese. Noto che i tempi di ripresa da ciò che "non mi piaceva"sono sempre più corti. Vivaddio!
Mi sono osservata persino con gli uomini, laddove credevo di essere chiusa e scostante, mi scopro di essere tutt'altro. Audace per esempio.
Tutto ciò  che credevo di me, pare stia scomparendo. E la domanda a cui prima non sapevo rispondere, al "chi sono, allora, Io?" non ha più importanza.
Sono l'Anima che attraverso le narici respira e annusa il profumo nell'aria, di sera, quando la luna cala e il cinguettìo si acquieta. Profumo di gelsomino, forse mi riporti a qualcosa che fu.
Sono l'Anima che attraverso gli occhi,  si pacifica davanti al verde dell'albero o al tramonto che colora il cielo. Sono l'anima che attraverso l'udito si pacifica con il vento che sposta le foglie, la pioggia che batte incessante sulla terra..il suono è lieve ma melodioso. Sono quella parte di me che sa. Sono una parte unita ad un'altra che la reclama a sè e l'attrae.
Finalmente sento di essere.. senza fare.
Buona camicia.

sabato 19 maggio 2018

CHE FANTASTICA STORIA È LA VITA

Se mai un giorno dovessi dubitare ancora dell'amore della Vita per me, ti prego, ricordami di quando il sole mi accarezzava la pelle, mentre ero stesa a riva. Ricordami il profumo del mare, la sabbia morbida e la felicità.
Se mai un giorno dovessi dubitare ancora dell'amore della Vita per me, ti prego, ricordami di quando , dopo una notte insonne, ho visto il sole sorgere e dipingere di rosso il cielo e il mio cuore.
Se mai un giorno dovessi dubitare della Vita, del suo interesse per me, ti prego tu ricordami di quando viaggiavo con mille valigie e un angelo con passo d'uomo  alleviò la mia stanchezza,  prendendosi il mio carico.
Se mai un giorno dovessi dubitare della cura che la vita ha per me, ti prego , ricordami di quando non avevo nulla e dal nulla ho avuto tutto.  Se mai un giorno dovessi dubitare ancora una volta dell'amore della Vita per me, ti prego, non stancarti di ricordarmi di quando piangevo e qualcuno mi prese la mano, asciugò le mie lacrime e mi condusse verso la libertà.
E ricordami di quella volta in cui sotto la pioggia scrosciante comparve chi mi prestò l'ombrello..ricordami del canto degli uccelli la mattina, ricordami gli abbracci di mio padre e il suono delle cicale d'estate.
Ricordami di chi ha fatto battere il mio cuore, ricordami il suo odore, la sua voce...
Ecco..ogni volta che mi vedrai  dubitare dell'amore della Vita per me, perché succederà.. ti prego...tu ricordami tutto questo!
Buona camicia!

giovedì 3 maggio 2018

FOTOGRAFIE...

Guardo quella foto scattata per caso, una domenica pomeriggio di noia.
Ero sotto casa, con i soliti jeans e la giacca blu. Un foulard verde kiwi annodato e, sai...avevo anche i capelli da lavare...
Il trucco, quello si. Molto marcato sugli occhi, il rossetto rosso,  quello che erano secoli che non  mettevo.  Chissà perché, quella domenica ne avevo voglia.  Non ho tolto nemmeno gli occhiali, sai. .. ero di fretta, mi aspettavano..  Uno scatto, un altro .. solo il viso, ora a destra, ora voltato a sinistra.
Nessun sorriso, mi pare. Non lo so perché.  Di solito lo accenno.. magari uno sguardo inclinato, tra il  malizioso e l'innocenza.
Guardo poi quella foto scattata per caso, la domenica pomeriggio, di quelle statiche.
Nessun sorriso, nessuna inclinazione, ..
Solo .. è solo che quello sguardo, che poi è il mio, cattura anche me. Che ne sono la proprietaria. Se non fossi io, se a guardare quella foto e quello sguardo fosse un estraneo, catturerebbe la donna che ne emerge, da quello sguardo.
Non sono io, mi verrebbe da dire. Non è mio quello sguardo. Eppure sì, son io.
Guardo quella foto scattata per caso, la domenica pomeriggio , di quelle che sbadigli.
È la donna che so di essere e che ho sepolto. Reclama la vita.
Buona camicia!

lunedì 30 aprile 2018

LUNA PIENA IN SCORPIONE: LA LEGGE DEL VUOTO, FAI SPAZIO AL NUOVO.

"Mi sento vuota" l' ho sempre affermato con una certa apprensione. Come se il sentirsi vuota rappresentasse un pericolo, l'anticamera di qualche tipo di disturbo psichico, chessò una depressione.  Il vuoto spaventa, ecco perché ci riempiamo di cose, pensieri , persone.
Mi sento vuota, da alcuni giorni. Come se tutto mi scivolasse, come se tutto ciò con cui ho "riempito" fosse superfluo. E,  con una sincronicità  meravigliosa, ieri, mentre pensavo a questo post, anche il mio telefono mi ha avvertita: spazio insufficiente. Ha la memoria piena, occorre liberare, fare spazio. Cancellare, pulire.
E mi è così venuta in mente la legge universale del vuoto: devi fare spazio se vuoi che il nuovo arrivi.  È come se l'Amazon Universale mi stesse avvertendo: - guarda, eh...che funziona così.  Tu fai spazio, io invio. - 
Eppure pensavo di aver fatto spazio...di aver eliminato un bel pò di cose, pensieri ,persone.
Evidentemente no.... Mi sbagliavo.
E allora, complice questa luna piena, meravigliosa... ho fatto un  elenco delle cose che non voglio più.  Cose che son  riemerse, cattive come sempre...Ma che sento non appartenermi più. Ho lasciato che mi attraversassero, le ho osservate e affidate.
Devi fare spazio se vuoi che il nuovo arrivi.
Buona camicia!  Buona luna piena!!!

giovedì 19 aprile 2018

RISVEGLIO. È TEMPO DI STARE BENE.

C'è stato  un tempo in cui bisognava lottare. Ed io ho lottato, diosolosa quanto ho lottato.
Come una tigre in difesa del suo territorio, ho sfoderato gli artigli e difeso ciò che mi apparteneva: me stessa e il mio ben essere.
C'è stato un tempo in cui bisognava sperare..Ed io ho sperato.  Con tutta me stessa e oltre.
Meravigliandomi anche..di quanto potessi farlo, nonostante avessi il nulla , in mano.
Ed ora? Che tempo è,  anima mia?  Di  semina? Di raccolta?
Fuori il mio albero con le prime foglie,  un cinguettìo lontano, di chi la fiducia nella vita ce l'ha sempre, senza vacillare.
Ed ora che tempo è anima mia?
-È tempo di stare bene, mi disse.
Fuori un'esplosione di colori, l'inno della natura al risveglio.
È tempo di stare bene,  mi dissi.
La foto è presa dal web

mercoledì 18 aprile 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ ( parte seconda)

A-  Mi sembra di essere ferma, stagnante come acqua in un contenitore. E questa sensazione di stallo, non mi piace. Proprio no. Beh, non è che faccia poi molto per uscirne. Questo lo ammetto. Uscirne? Ci sono dentro?  Non so, mi trovo come se dovessi fare un passo, ma in quale direzione? E nemmeno le contemplo le direzioni!!!... Chiedo a te... sicuramente sai più di me.
Aa-  Domande. Sempre domande. Non puoi vivere e basta quel che c'è? Si, io so. So che andrà bene. E anche tu lo sai. Come lo scorso anno. Devo ripetermi ancora? Andrà tutto bene. Forse non è il tempo ch'io ti sveli  altro. Ti fidi di me?
A- Certo che mi fido! È che ..niente..vorrei sapere..  almeno dammi un indizio, un segno... si, ok ,lo so...È controllo. Ti anticipo.
Aa-  Ecco, se lo sai perché vuoi controllare lo stesso? Tu vuoi sapere quando e come accadrà,  vuoi conoscere tutto il percorso, buche e arresti compresi. Ma , non è stato bellissimo quando non sapevi e ciò che avevi chiesto ti è arrivato? Come ti sei sentita? Ecco, tieni a mente quell'emozione. Fermala nel cuore. Ti aiuterà quando sentirai di voler sapere. Perché lo so, accadrà.
A-  Già, è così hai ragione. Vedi, io ragiono anche con quest'amica/nemica che è la mente... E lei si destabilizza nel vuoto..
Aa- Vuoto? Credi di avere completato il tuo Vuoto? Pensavi si limitasse alla gabbia di cui eri prigioniera ? No..E lo sai, nel profondo. Sei ancora attaccata a molte cose, alcune non si vedono. Certo, è solo un piccolo filo Ma ci sei attaccata e questo non ti consente di lasciarti andare del tutto.
A- A che ti riferisci?
Aa- Lo capirai al tempo giusto. Non puoi fidarti e basta? Lo faccio per te.
A- Si.ok.
Aa- Dici si e poi ci ricadi. Butta via il controllo. Non ti serve. Pensa a ciò che è stato. Hai forse controllato il quando e soprattutto il Come!???? 
Aa- Eh sì, il Come soprattutto.  Inaspettato. Allora, sarà così?  Inaspettato????!
Aa- Senza aspettarsi nulla, e il tutto avviene è la cosa più bella in assoluto.  Buonanotte ❤
La foto è presa dal web

sabato 14 aprile 2018

CHIEDIMI SE SONO FELICE.

È primavera! Lo vedo dalle gemme del mio albero, son poche, ma tra un pò spunteranno le foglie a cuore. E c'è il sole, finalmente viene voglia di passeggiare. E ci sono i colori, li vedo ovunque, c'è il verde dell'erba, e il bianco, il giallo, il rosso dei fiori..sono spuntati anche addosso a me, che in inverno ho visto solo nero, a tratti grigio.
Chiedimi se sono felice, e mentre respiro quest'aria frizzante e profumata, rispondo che sì, lo sono.  Chiedimi se sono felice e mentre  mi guardo allo specchio, e finalmente mi vedo bella, dopo tanto, rispondo che sì, lo sono, felice.
Chiedimi se sono felice, mentre accarezzo mia madre, abbraccio con il cuore mio padre, e rispondo che sì, sono felice. Chiedimi se sono felice, ora, qui..mentre scrivo e sento pace e rispondo che sì, sono felice.
La primavera è tornata, lo vedo dalle gemme del mio cuore che presto fioriranno, e c'è il sole anche dentro di me, lo sento ..come un calore che abbraccia tutto il resto. E ci sono i colori, quelli del pensiero, il mio, che nell'inverno dell'anima, ho visto solo nero, a tratti grigio.
Chiedimi se sono felice,mentre sorrido e  rispondo  che sì, .lo sono ,felice .
Buona  camicia!

lunedì 26 marzo 2018

A COME AMICIZIA.

Che l'avevo scordata, questa parola.
O forse, nella sua accezione più nobile, mai conosciuta.
Quante parole per descrivere l'amicizia ... per poi scoprire che le parole non possono nè descriverla nè racchiuderla.
E per me , che amo e vivo di parole... beh... è una parola!!!!  
Gli amici non si scelgono, ti capitano. Un pò come l'amore. Bussa alla tua porta quando non sei pronta. Magari nemmeno in ordine con le idee e con il trucco.
Come nasce, poi, un'amicizia?
Dall'apertura, mi viene da dire. Conta quanto sei aperto .
Nei tuoi confronti . Nei confronti degli altri.
Come cresce, poi , un'amicizia?
Cresce nella sincerità.  Che devi prima a te stesso. Poi all'altro.
E viceversa.  In una girandola di vita.
Come si coltiva, infine , un'amicizia?
Provando quanto sia bello dare...e quanto sia bello ricevere.

lunedì 19 febbraio 2018

FEBBRAIO, IL FREDDO, UNA DOMENICA GRIGIA E IO CHE RINASCO LEGGERA.

E mi accorsi, in quella libreria sporca della stazione, quanto avevo invece combattuto con me stessa. Invece di accettarmi. Così,  com'ero nel bene e nel male. O tutt' e due insieme.
Il pensiero venne da me, tra un libro scontato di psicologia e un manuale della felicità. 
Fuori il freddo di febbraio e l'umidità di una domenica grigia. Dentro , viaggiatori falsamente interessati , insieme a me , che penso a te.
Non accettavo me e neppure te.
Fuori il freddo di febbraio, tagliente, dentro un raggio di sole, un accenno di sorriso. Che tutto quello che ho sempre cercato, invocato, invidiato , ce l' avevo già.
Metà buio, mèta luce. Sono io.  E I cerchi che ora si chiudono. Inspiegabilmente,  frettolosamente.
Lasciandomi leggera.
Quanto peso sulle mie spalle,  prima, quanta leggerezza ora!
Fuori il freddo di febbraio e cappotti stretti in vita e sciarpe annodate in viso, ,dentro, io che rinasco leggera.
La foto è presa dal web

domenica 4 febbraio 2018

E LA LUNA BUSSÒ (APRI FINALMENTE A TE STESSA)

La foto è presa dal webAggiungi didascalia
E tanto lo sai, cosa bussa insistentemente dentro di te. Ne senti rimbombare i colpi..A volte sono così forti che non sai dove rifugiarti. Accendi la tv, apri la finestra, ti siedi, respiri, e pensi a quel problema...Eh sì. ..pura illusione.
Così non apri. Fuggi via ...perché tu lo sai  cosa bussa.
Tanto un giorno urlerà così forte che sarai costretta ad aprire.  Ancora ti chiedi perché sei bloccata. Non c'e blocco. Affatto. Sei tu che rifiuti di essere. Semplicemente. Ancorata a quel che pensi di dover essere, non ti accorgi che già sei. Liberati da quell'immagine. È solo nella tua testa. Sei altro.  Sì. Sì.  Quegli episodi che sovente ti vengono in mente,  quelli in cui sei stata sfacciata, cattiva, seducente, sfrontata e facile, sono la prova che cercavi.
Fermati e ascolta. Quell'impulso che senti, di correre, baciare, danzare, e scrivere e disegnare ,graffiare e tuffarti e rotolare e fare l'amore.... quella sei tu. Perché ancora ti inganni?  Perché ancora ti ingabbi?
Smetti di essere ciò che eri. Apri finalmente... saluta quella cosa che bussa insistentemente dentro te.  Tanto lo sai cosa bussa:  sei tu, spogliata, dalle convinzioni, dai condizionamenti,  dai giudizi.  Sei tu, finalmente.  ❤

venerdì 2 febbraio 2018

A LOLA

Forse ora le riconosci, quelle anime che sono solo di passaggio. O forse ora, non fa differenza,  non ti importa più,  se cammineranno con te dieci passi o diecimila.
Ora senti l'appartenenza.. quella strana alchimia che banalmente ti fa dire:" sai..è come se ti conoscessi da tanto tempo!"
Un sorriso, un abbraccio, e raccontarsi come se ti avessi vista
ieri, proseguendo il dire oggi.
Cos'è in fondo , il tempo?  Mi sorridi  e si aprono mondi.
Cosa siamo state, io e te? Chi, l'una per l'altra? Ma poco importa..
Mi vedo danzare alla luna, mentre il vento soffia caldo sulle foglie di alberi immensi.
É lì,  in quel bosco che abbiamo fatto un patto?  Ma poco importa..
Io sorrido mentre il cerchio del tempo aspetta il ricongiungersi.
Forse ora le riconosco quelle anime solo di passaggio.. e ora non fa più differenza.
So che ci saranno, al mio prossimo fermarmi. ❤